I Farmaci “biologici”

Si tratta di una classe di farmaci che contrastano un meccanismo chiave nella determinazione delle lesioni della artrite reumatoide.

Sono stati introdotti all’inizio degli anni 2000 – cosiddetti “biologici” stanno mostrando un’azione molto efficace nel bloccare le erosioni e quindi le distruzioni articolari , evitando in tal modo le deformazioni articolarti irreversibili , provocate dal progredire della malattia che è e resta cronica – dura cioè per tutta la vita, almeno allo stato attuale delle conoscenze. Esistono però più che fondate speranze che le terapie innovative possano indurre delle remissioni della malattia talmente profonde da farle coincidere quasi con la guarigione! La malattia per solito ha un andamento altalenante fra remissioni più o meno lunghe e fasi di riacutizzazione, che accelerano l’evoluzione della malattia.

I Farmaci “biologici” stanno mostrando un’azione molto efficace nel bloccare le erosioni e quindi le distruzioni articolari, evitando in tal modo le deformazioni articolarti irreversibili, provocate dal progredire della malattia che è e resta cronica – dura cioè per tutta la vita.
Almeno allo stato attuale delle conoscenze!
Esistono però più che fondate speranze che le terapie innovative possano indurre delle remissioni della malattia talmente profonde da farle coincidere quasi con la guarigione! La malattia per solito ha un andamento altalenante fra remissioni più o meno lunghe e fasi di riacutizzazione, che accelerano l’evoluzione della malattia.

Una svolta importantissima nel trattamento si è avuta con l’arrivo dei farmaci antiTNF-a, cioè contro un potente mediatore immunitario della infiammazione, ilTNF che sostiene la infiammazione cronica responsabile dell’artrite: questi farmaci sono indicati nell’accezione del profano come “biologici” perché mimano un meccanismo attivo biologicamente di contrasto della molecola responsabile, ma nulla hanno a che fare con i prodotto biologici, come per esempio quelli cui ricorre la immaginazione del profano, cioè quelli della alimentazione e ancor meno con quelli naturali come erbe etc! Al momento attuale, quelli di esperienza consolidata sono costituiti dall’infliximab (Remicade), dall’etarncept (Enbrel) e dall’Adalimumab (Humira), mentre continuamente, altri innovativi si sono aggiunti all’armamentario: alcuni meno nuovi come il rituximab (Mabthera)altri decisamente e più nuovi con l’abatacept (Orencia) o, il Tocilizumab ed altri quali il Golimumab e Certolizumab pegol.
Questi farmaci hanno modificato notevolmente il decorso e, probabilmente anche la prognosi nei tempi lunghi non solo dell’artrite reumatoide ma anche di altre patologie reumatiche e non (colite , morbo di Crohn, psoriasi etc). Per questo sono indicati come “farmaci di fondo” o Disease Modifying Anti Rheumatic Drugs (DMARDs).