Fibromialgia reumatica
Si discute ancora se si tratti di una malattia oppure di un disturbo, cioè di una serie di sintomi senza una dimostrabile alterazione organica e verosimilmente senza la capacità di lasciare dei veri esiti sul fisico.
La condizione patologia associa specie a disturbi della sfera psichica come ansia e più spesso depressione. Spesso sono usati dei sinonimi,quali: sindrome da dolore cronico diffuso, sindrome da fatica cronica, sindrome mio fasciale, sindrome dell’intestino irritabile etc.
I sintomi che prevalentemente descrive il paziente o – come accade più spesso – la paziente sono centrati quasi prevalentemente sulla comparsa di dolori articolari e muscolari in qualsiasi sede articolare, (prevalentemente colonna cervicale e poi lombare, spalle – sento il peso del mondo sulle mie spalle! – ma qualsiasi articolazione può esser interessata: compare rigidità non solo delle mani ma di qualsiasi distretto articolare al risveglio, ma questa rigidità raramente è del tutto invalidante come nelle vere artriti: tende a risolversi nel corso della giornata, anche se residua sempre una certa dolorabilità muscolare e talora anche una iperestesia cutanea (cioè a dire la paziente ha dolore solo che le si tocchi un arto o al semplice sfioramento della cute!).
Il soggetto descrive che spesso si accompagna a disturbi del riposo notturno o meglio della sua qualità, perché per solito la stessa durata del riposo non ne viene interessata. Talchè afferma che si è alzato più stanco di come è andato a dormire.
I disturbi sono poi accompagnati da tutto un corteo di sintomi che rendono la qualità della vita di questi sofferenti piuttosto bassa. I disturbi che più spesso sono segnalati dai pazienti sono:
- cefalea per solito con le caratteristiche della cefalea muscolotensiva
- disturbi gastrointestinali diversamente etichettati come gastrite nervosa o colon spastico etc
- grande sensibilità dei sintomi ai mutamenti climatici sia del macroclima (…mi sento quando sta cambiando il tempo anticipo perché mi aumentano tutti i dolori!!) che del microclima ad esempio l’aria condizionata (nei grandi magazzini o in auto l’aria condizionata mi distrugge e non la accendo mai in auto!!)
A volte il paziente attribuisce tutta questa serie di disturbi ad imprecisati reumatismi nel sangue (TAS elevato o RA test aumentato) e questo occasionale reperto per solito privo di ogni validità clinica sembra quasi rassicurarlo e gratificarlo dei suoi problemi non altrimenti spiegabili in quanto ogni obbiettività o ogni controllo di imaging (radiografia TAC e RM o ecografia ) non ha svelato anomalie degne di rilievo.
Altro discorso è il ricorso smoderato a tecniche diagnostiche di imaging costose e per solito inutili quali la rm o ancor peggio pericolose per l’esposizione radiante come la TAC: l’occasionale reperto di un bulging discale o di una vera ernia sembra fornire la giustificazione diagnostica o quanto meno il pretesto per attendersi miracoli da una lesione meramente descritta dal radiologo e di solito non responsabile di una sintomatologia ubiquitaria.
La causa della comparsa di disturbi risiede nella insufficiente elaborazione da parte dell’individuo di sostanze destinate a tener nei limiti della norma la proprio soglia del dolore: l’abbassamento della soglia del dolore per mancata elaborazione di sostanze morfinosimili (endorfine) sostiene massima parte del quadro in soggetti predisposti.
Inoltre in ogni pazienti sono riconoscibili periodi di peggioramento stagionale (ad esempio la primavera) o legato a periodi particolarmente stressogeni della propria esistenza (perdita del lavoro, situazioni, conflittuali nell’ambiente di lavoro o della famiglia, senso di inadeguatezza a controllare determinate situazioni).
Molto spesso di rende se non indispensabile, almeno molto utile il supporto di uno psicologo o psicoterapeuta nonché di psicofarmaci. Di riconosciuta validità l’attività fisica. In buona parte dei casi è utile l’agopuntura.