L’ernia discale
La presenza di una o più ernie discali non è sempre responsabile di dolori alla colonna e pertanto non deve necessariamente costituire indicazioni all’intervento.
La descrizione da parte del radiologo della esistenza di un’ernia discale (bulging, protrusione o proprio ernia) non deve necessariamente fornire la più completa giustificazione per la esistenza di dolore a volte paralizzante a carico della muscolatura lombare! Spesso nell’anziano il disturbo è dovuto alla presenza di una condizione di artrosi in fase infiammatoria delle piccole articolazioni che sono presenti fra i processi posteriori di ciascun corpo vertebrale, cui si aggiunge uno stato di contrattura dei muscoli delle regioni
viciniori alla colonna che sono forse i maggiori responsabili della sintomatologia dolorosa.
Se la sintomatologia è veramente invalidante, è assolutamente indispensabile (oltre ad una Risonanza Magnetica), sottoporsi ad una elettromiografia agli arti inferiori per valutare la velocità di condizione nervosa sia della componente sensoriale che motoria: la lesione neurologica è dimostrabile quando l’ernia del nucleo discale – in protrusione lateromediale – ha impegnato il forame laterale che resta fra due corpi vertebrali attraverso il quale passano le radici nervose che portano le sensazioni periferiche e gli stimoli motori in uscita: in tal caso la ernia ha provocato una reale sofferenza delle radici nervose. La situazione clinica cambia e la irradiazione del dolore non interessa solo le regioni lombari ma anche le aree di distribuzione del nervo relativo: il dolore può irradiarsi sino all’alluce.
Questo dovrebbe rendere abbastanza cauti prima di affrontare un intervento di asportazione di ernia discale, prima di aver controllato che non esista una compressione delle radici da parte del nucleo erniato, la cui rimozione chirurgica effettivamente può allontanare la causa anatomica di sofferenza delle radici nervose e quasi sempre eliminare i sintomi.
Spesso un dolore in sede lombare può esser dovuto solo ad una esagerata accentuazione della curvatura in avanti della colonna lombare cioè ad una iperlordosi lombare
per la presenza di un addome globoso o per lassità del ligamento longitudinale anteriore della colonna o, eventualità frequente, per la presenza di una scoliosi spesso sottovalutata (vedi figura). In tal caso è chiaro che vanno rimosse le cause della alterazione statica della colonna.